QdVela e Motore Forum Nautico

Le barche "tagliate"ovvero, un italico pastrocchio prossimo venturo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    il VECCHIO e il MARE (Guargua)

    Group
    Administrator
    Posts
    18,226
    Location
    Pisa

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Rabkisir @ 6/7/2013, 02:45) 
    CITAZIONE (Chrìs @ 6/7/2013, 02:38) 
    Puoi dirci in che data è stata emanata quella circolare? O forse l'hai già detto e mi sono distratto... :fumo:

    Per ora l'ho trovata citata solo sul sito di UDICERT NAUTITEST (senza riferimento di origine): ti prometto che cerco meglio e poi riferisco.

    LG

    Ok, grazie! :ok:
     
    Top
    .
  2. Rabkisir
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (fabrizio.donzelli @ 6/7/2013, 11:37) 
    Trovata la risposta...

    Niente da fare.. autocostruita vuol dire interamente e non parzialmente...

    www.nautikit.com/norme.htm

    Se parzialmente, ha l'obbligo della certificazione CE

    A questo punto, salvo non si chieda una verifica di una lunghezza, ma senza apportare modifiche, a ogni modifica una nuova certificazione CE é d'obbligo a prescidere se la Barca è ante o meno 1998...

    Mi resta da capire quali sono effettivamente le difficoltá e le controindicazioni pratiche a una nuova certificazione CE e poi ho tutto chiaro...

    Grazie Rabsikir per le preziose info e per la pazienza....

    E' un piacere, Fabrizio.
    Attento però, perché quel sito che hai indicato (nautikit) contiene delle imprecisioni e non è aggiornato.
    Certo che cavarsi d'impaccio sul tema della marcatura Ce, mi rendo conto che è veramente una questione complessa e piena di trabocchetti: compito impossibile per un non addetto ai lavori (e compito difficile anche per gli addetti, che fanno spesso "brutte figure").
    In questo senso, l'Europa delle regolamentazioni ha fatto un pessimo servizio ai suoi cittadini, impantanadosi in una serie infinite di regole, regolette, veti, cavilli, ostacoli e complicazioni, mentre si poteva legiferare in modo diverso, "friendly" e comprensibile per un qualsiasi utente diportista: le leggi devono essere alla portata di chi deve rispettarle, altrimenti costruiremo una ennesima "casta di esperti" (burocrati), che finiranno per fare il bello e cattivo tempo (e noi in Italia ne abbiamo ampia esperienza...).

    LG
     
    Top
    .
  3. fabrizio.donzelli
     
    .

    User deleted


    Appena avrò la possibilitá chiederò a chi ha fatto il questa operazione cosa ha effettivamente fatto come lavoro e chi ha espletato le pratiche burocratiche e sopratutto, di quali documenti é adesso in possesso e chi li ha rilasciati..

    Spero me lo dica, perché non abbiamo grande confidenza.. magari una cosa per volta...

    Tutto questo, solo per dovere di cronaca.. non per altro interesse...

    Edited by fabrizio.donzelli - 9/7/2013, 14:21
     
    Top
    .
  4. Ser Biss
     
    .

    User deleted


    Lupo Grigio....la barca è un raro Gobbi 44 sport.....e sta a punta ala....in effetti mi piacerebbe sapere anche quanto è "davvero" lunga, ma non saprei come fare!!!...come si fa a misurare una barca?? che consigli daresti?
     
    Top
    .
  5. fabrizio.donzelli
     
    .

    User deleted


    Intanto prova con un "metro"..

    Il metro è uno strumento di misura antico... ma non troppo.. si trova comunemente in quasi tutte (ooppss.. proprio tutte) le mesticherie..

    Certo, il problema è trovare un metro di 15 metri.. ma al limite ne compri 3 da 5 metri e li accoppi!!!

    :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1: :ride1:

    P.S.
    Ho detto una stronzata riguardo ai 3 metri da accoppiare.. non non riguardo al resto... sarebbe infatti opportuno che tu verificassi la lunghezza "apparente".. se davvero sei vicinissimo ai 14 Mt.. allora quando alerai ti conviene farla misurare da un perito di un ente certificatore.. così se è sotto i 14 Mt puoi avvalerti della richiesta di "rimisurazione" senza alcuna modifica..

    P.P.S.
    Se è davvero 14,04.. prima di farla rimisurare da un perito.. togli il bottazzo a prua.. leva 4 cm.. e poi rimettilo senza dirlo a nessuno... :fumo: :fumo: :fumo: :fumo: :fumo: :fumo:
     
    Top
    .
  6. Tedosit
     
    .

    User deleted


    Ma ha senso tagliare le barche in un regime di libera circolazione come la UE? Non conviene cambiare bandiera con una più permissiva rispetto alle regole del diporto?
     
    Top
    .
  7. fabrizio.donzelli
     
    .

    User deleted


    Booo...

    Che regole ci sono perchè uno possa cambiare Bandiera alla propria Barca?

    E' una pratica che possono fare tutti indistintamente? quali sono le controindicazioni?

    Io non ne ho la più pallida idea...
     
    Top
    .
  8. Tedosit
     
    .

    User deleted


    In base al principio della libera circolazione delle merci puoi immatricolare la barca dove credi intraUE, quindi rispetti le regole della tua "bandiera" e navighi libero in tutta Europa.
    Ad esempio con la bandiera belga (o inglese) hai pochissime necessità di dotazioni a bordo e niente RINA (per gli over 10 m).
    Io sto cambiandoa bandiera da francese a belga o inglese (i francesi ti fanno pagare la tassa di possesso).
     
    Top
    .
  9. Rabkisir
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Chrìs @ 6/7/2013, 13:05) 
    CITAZIONE (Rabkisir @ 6/7/2013, 02:45) 
    Per ora l'ho trovata citata solo sul sito di UDICERT NAUTITEST (senza riferimento di origine): ti prometto che cerco meglio e poi riferisco.

    LG

    Ok, grazie! :ok:

    Grazie agli amici della CdP di Rimini, ho rintracciato la circolare, nella sua edizione originale:

    Ministero Infrastrutture e Trasporti
    Dipartimento Trasporti e Navigazione
    Direzione Generale per il Trasporto Marittimo
    Divisione 5

    Prot. 7398
    data 9 maggio 2012

    Lupo Grigio
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    il VECCHIO e il MARE (Guargua)

    Group
    Administrator
    Posts
    18,226
    Location
    Pisa

    Status
    Offline
    Grazie Lupo Grigio, :ok: quindi possiamo dire che è stata emanata nel momento in cui, per effetto del Decreto SalvaItalia, i diportisti stavano cercando un escamotage per non rientrare nell'obbligo della tassa di possesso...! :ecco:
     
    Top
    .
  11. Rabkisir
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Ser Biss @ 8/7/2013, 01:38) 
    Lupo Grigio....la barca è un raro Gobbi 44 sport.....e sta a punta ala....in effetti mi piacerebbe sapere anche quanto è "davvero" lunga, ma non saprei come fare!!!...come si fa a misurare una barca?? che consigli daresti?

    Caro Ser Biss, per fare una misurazione ben fatta la cosa migliore è avere la barca a secco.
    Se si utilizza la norma ISO 8666:


    ...
    5.2 Misurazioni longitudinali
    Le lunghezze delle unità devono essere misurate parallelamente alla linea di
    galleggiamento di riferimento e alla linea centrale dell’unità come la distanza tra due piani
    verticali, perpendicolari al piano centrale dell’unità.
    ...

    ed ancora:
    ...
    5.2.2 Lunghezza dello scafo, LH
    La lunghezza dello scafo, LH, deve essere misurata in conformità a 5.2, con un piano che
    attraversa la parte più prodiera dell’unità e l’altro che attraversa la parte più poppiera
    dell’unità.
    Questa lunghezza include tutte le parti strutturali e integrali dell’unità, quali prue o poppe
    di legno, plastica o metallo, impavesate e giunzioni scafo/ponte.
    Questa lunghezza esclude le parti rimovibili che possono essere staccate in modo non
    distruttivo e senza influire sull’integrità strutturale dell’unità, per esempio, alberi,
    bompressi, pulpiti a ciascuna estremità dell’unità, accessori della testa di ruota, timoni,
    motori entrofuoribordo, motori fuoribordo e relative staffe e piastre di supporto,
    piattaforme di immersione, piattaforme di imbarco, bottacci e parabordi.
    ...

    Provo ad inserire un disegno esplicativo:



    Se invece non si fa riferimento alla norma suddetta, ci sono varie interpretazioni date dalle nostre autorità, che comunque dicono che dalla misura vanno "...escluse tutte le appendici non costituenti parti strutturali dello scafo, come delfiniere, il bompresso, le piattaforme poppiere, le falchette e similari." e, a mio avviso, anche il bottazzo non deve essere considerato.
    Comunque, ti rimando al mio suggerimento di "istanza di correzione": leggi bene....

    Lupo Grigio
     
    Top
    .
  12. justaboat
     
    .

    User deleted


    perche nel primo esempio il bottazzo è fuori da LH e nel secondo no?

    edit
    nel secondo caso non è un bottazzo?
     
    Top
    .
  13. Rabkisir
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (justaboat @ 8/7/2013, 18:15) 
    perche nel primo esempio il bottazzo è fuori da LH e nel secondo no?

    edit
    nel secondo caso non è un bottazzo?

    Esatto: nel secondo caso è un tipo di accoppiamento scafo-coperta a "flangia piana"; quello che si vede non è il bottazzo, ma la piattabanda perimetrale. Nel primo caso è invece un accoppiamento a "coperchio": la coperta finisce perimetralmente con una parete verticale di alcuni centimetri, che copre il bordo superiore della stampata dello scafo.

    LG
     
    Top
    .
  14. Ser Biss
     
    .

    User deleted


    grazie Lupo Grigio....rileggerò attentamente e poi.....ti riromperò gli zibidei!!! :ride1:
    grazie infinite davvero per ora ....
     
    Top
    .
  15. PaoloC
     
    .

    User deleted


    In questa discussione mi sento di poter dire la mia, visto che sono un addetto ai lavori.

    Di barche tagliate a prua (ed anche a poppa) ne ho viste a morire, ed io stesso ho provveduto alla stesura del fascicolo tecnico richiesto dall'Organo Notificato (O.N.) come prevede la Normativa del PCA.

    Mi va di dire subito che è una pratica molto diffusa, ma ci tengo a sottolineare che è effettuata sotto l'egida del Ministero dei Trasporti. Ricordo che ci sono state riunione fiume a Roma proprio riguardo questo argomento.
    Come gia detto poc'anzi, a poterlo fare...si fa! il problema potrebbe essere sul COME. Provo a spiegarmi meglio.

    Prendiamo il caso di una barca che gia possiede la marcatura CE. In questo caso l'O.N. non deve far altro che controllare che il taglio sia stato effettato in maniera corretta, che la lunghezza finale si effettivamente al di sotto dei 10 metri (ricordo che una barca di 10.00 metri esatti è ritenuta natante, e diventa imbarcazionne da 10.01 a 24.00), che il fissaggio tra parte tagliata e scafo sia fatto a regola d'arte, ecc. La pratica di PCA va avanti con il vento in poppa!
    Se, invece, prendiamo un considerazione una barca a cui manca la marcatura CE, allora dovranno essere fatti numerosi controlli su tutta la barca e poi successivamente apportare le opportune modifiche. Questo ovviamente ha un costo che a volte l'armatore non ha il coraggio di affrontare o che k'O.N. non fa fare per evitare che il cliente scappi verso un altro O.N. meno attento alle regole!

    Concluse le opportune verifiche, il tecnico redige un elaborato che va all'approvazione della Direzione Tecnica. Una volta avuta anche quest'ultima approvazione, si passa a redigere i certificati che sono nel numero di tre:
    il primo è semplicemente una nuova omologazione attestante la nuova lunghezza inferiore o uguale a 10.00 metri.
    il secondo èl'assegnazione del nuovo CIN che riporta la sigla dell'O.N. scelto.
    entrambi sono firmati dall'O.N.
    il terzo ed ultimo è la Dichiarazione di Conformità che redige l'armatore con i dati riportati nei precedenti due certificati, e che a valle riporta la sua firma.

    E' importante, che, soprattutto per barche prive di marcatura CE, vengano fatte delle oportune verifiche di tutta la barca per accertarsi che sia possibile apporre il marchio. Far capire questo al cliente è l'unica difficoltà che ho incontrato nella mia esperienza lavorativa.
    Per quanto riguarda le CdP, invece, ho notato che erano molto guardinghe sull'utilizzo della pratica di PCA pensando che gli O.N. stessero sbagliando nel far tagliare la barca. A seguito dell'interesamento del Ministero su segnalazione degli O.N., le CdP si sono adeguate e non sospettano più che la pratica sia sbagliata.

    Concludo raccontando la solita truffa italiana di alcuni (spero pochi) tecnini degli O.N. o O.N. stessi.
    Una volta tagliato il pezzo di prua, lo stesso viene riattaccato mediante due flange di accaio poste sul pezzo tagliato e sulla barca che vengono colegate mediate una serie di bulloni. In seguito il taglio esterno (quello che si vedrebbe sulla VTR9 viene gelcotatto o siliconato (a scelta dell'armatore) per una mera questione estetica.O rbene, ho notato che navigano barche che non hanno realmente efettuato il taglio, ma hanno solo inserito le flange interne per simularlo!! Questa si chiama evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato!!

    Per cui state attenti!! E' questa, secondo me, la vera bomba lanciata nel futuro. Barche anche di 13 metri che, sulla carta, risultanto 9.99, ma un realta non sono mai state tagliate! Il giorno che questo imbroglio uscirà fuori ci sarà un bel botto. Ma se, invece, provvedete a tagliare la barca in maniera regolare, allora non avete nulla da temere (sempre che la pratica sia fatta come si deve!!).
     
    Top
    .
70 replies since 3/7/2013, 22:40   3007 views
  Share  
.