QdVela e Motore Forum Nautico


Obbligo serbatoio acque nere dal 2016

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    il VECCHIO e il MARE (Guargua)

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    http://www.giornaledellavela.com/news/2015...-mare-dal-2016/

    La cosa curiosa è che nell'articolo del Giornale della Vela hanno inserito la mia foto del serbatoio che ho installato su Spruzzi di Mare...! :fumo: :fumo: :fumo:

     
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    Mr. ACCROCCHIO

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    Peccato che l'obbligo sia solo su quelle di nuova costruzione :cry: :cry: :cry:

    Per la foto del tuo serbatoio, chiedigli i diritti :felice: :felice: :felice:
     
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  3. colmar
     
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    ... l'avete letto il commento alla notizia, inizia così "... le povere occhiate dovranno tirare la cinghia!" :ride1:


    .... al di là della simpatica battuta, credo che le povere occhiate non si debbano preoccupare più di tanto vista la percentuale di rinnovamento del parco nautico nazionale; se andiamo avanti così fanno in tempo ad invecchiare serenamente prima che non trovino più cibo :ecco:
     
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  4. Karlschweiz
     
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    Si' a mente fredda non si può dire che la nuova normativa non sia una buona notizia, ci mancherebbe altro.
    Però....penso proprio che, a parte il rinnovamento delle imbarcazioni che non vi è e non vi sarà fino alle prossime due generazioni, (le occhiate saranno ben contente), utilizzare il serbatoio acque nere, anche per chi ce l'ha già, pena l'asfissia, vuol dire scaricare l'impianto almeno una volta ogni tre giorni, ed in un porto attrezzato (e funzionante) per questa esigenza, cosa, a dir poco, già non da poco, Per far questo il diportista sara' in ogni caso costretto a togliere gli ormeggi in continuazione, quindi compreso cavo luce, tubo acqua ecc. per poi mettersi in coda dietro ad altre imbarcazioni in questo fantomatico impianto dove tutti andranno a scaricare la m. e magari litigando anche; c'ero prima io, datte na mossa, cosa hai mangiato.? ..! E questo a prescindere dalle condizioni meteo ", e dalla voglia di uscire dal posto barca, dovrai quindi togliere gli ormeggi e andare a scaricare se no morirai asfissiato.
    In alternativa, ma in questo caso meteo permettendo, si potra' sempre fare come quei maledetti disgraziati che aprono le valvole inquinando in un botto solo il mare, perché scaricherai inevitabilmente troppo vicino a riva per svuotare il serbatoio, causando ogni sorta di schifezza e di danno.
    La soluzione che propongo, pur avendo sempre avuto il serbatoio acque nere ma mai utilizzato (e me ne vanto), e' di continuare a lasciare aperta la valvola, e far contente le occhiate; cazziatemi pure ma con tutte le questioni importanti che vi sono da risolvere, il legislatore vuole prenderci ancora in giro per una questione tecnica che non è' praticamente possibile superare nella nostra realtà, se non creando disastri ancora ben maggiori.
     
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  5. wolalilu
     
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    CITAZIONE (Karlschweiz @ 16/12/2015, 21:08) 
    ...........
    La soluzione che propongo, pur avendo sempre avuto il serbatoio acque nere ma mai utilizzato (e me ne vanto), e' di continuare a lasciare aperta la valvola, e far contente le occhiate; cazziatemi pure ma con tutte le questioni importanti che vi sono da risolvere, il legislatore vuole prenderci ancora in giro per una questione tecnica che non è' praticamente possibile superare nella nostra realtà, se non creando disastri ancora ben maggiori.

    :ok: :ok: :ok:
    E aggiungo che tanto io il pesce non lo mangio nemmeno.... :fumo: :ecco:
     
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    il VECCHIO e il MARE (Guargua)

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    CITAZIONE (wolalilu @ 16/12/2015, 21:24) 
    E aggiungo che tanto io il pesce non lo mangio nemmeno.... :fumo: :ecco:

    Però mangi la carne degli allevamenti che usano mangimi a base di farina di....... PESCE...!!! :ecco: :ecco: :ecco:


    La vita è un CICLO... se vuoi andare avanti devi PEDALARE...! :shock: :shock: :shock: :ride1: :ride1: :ride1:
     
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  7. Karlschweiz
     
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    Mi dimenticavo ancora un'altra opzione, al fine che si possano utilizzare i serbatoi acque nere, ma qui siamo veramente su Star Trek: tutti i posti barca dovranno essere provvisti di presa di scarico acque nere predisposta nel posto barca sul proprio molo.
    Per i motivi già evidenziati nel precedente post non vedo un'alternativa, immaginando altrimenti tutti i diportisti in fila in un unico impianto del porto che si insultano mortalmente.

    Il problema a mio avviso non è la m. che viene scaricata in porto, ma sono tutti i lubrificanti, la benzina ed il gasolio e le pompe di sentina che versano in porto vari liquidi velenosi, e di cui sono ben evidenti in tutti i porti i gravi danni.
    Mi domando come i poveri pesci riescano a sopravvivere.

    Non sono un' ambientalista, ma a mio avviso la m. e l'ultimo problema per l'inquinamento dei porti, in ogni caso è sempre stato un po' sconsigliato nutrirsi di pesci pescati che si aggirano attorno ai medesimi porti.

    Per il resto ribadisco quello che ho già scritto sul precedente post, quindi cazziatemi pure ma secondo me la realtà è questa.

    Quindi o vi sarà un investimento di impianti in tutti i porti che per la nautica, specie di questi tempi, è pura utopia oppure il problema non si risolverà mai, anzi, toccherà pagare, al facoltoso diportista che acquisterà una nuova barca, anche il serbatoio acque nere che non utilizzerà mai (forse tra 50 anni si).
     
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    Mr. ACCROCCHIO

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    Non sono assolutamente d'accordo con te Karl, per quanto mi riguarda non è una questione di ambientalismo (per le acque nere ... per i lavaggi della sentina la questione è altra).
    Scaricare direttamente sia in rada che in porto gli "scarti" delle proprie libagioni non è il massimo della civiltà ... è come fare i propri bisogni nel cortile del proprio condominio o addirittura nel proprio giardino .... chi lo farebbe mai ??? :cry: :cry: :cry: :cry:
    E' una questione di buonsenso: sono in rada ??? allora scarico nel serbatoio e quando mi muovo scarico al largo (come prescritto).
    Sono in porto ??? tutti i porti sono dotati di servizi pubblici ... quando si ha un bisognino da fare, si scende dalla barca e si va in bagno. Ad essere onesto difficilmente rispetto la distanza dalla costa delle 3 miglia per scaricare ma per certo non scarico nelle chiare dolci e fresche acque dove qualcuno sta facendo il bagno .... a parte il fatto che mi beccherebbero subito perché lo scarico delle acque nere nella mia barca, è sopra la linea di galleggiamento :felice: :felice: :felice:
    Per come mi comporto io (serbatoio acque nere sempre vuoto prima di entrare in porto e prima di fare rada), gli impianti di aspirazione in porto, potrebbero anche non esistere :fumo: :fumo: :fumo:
    Il tuo Nick mi suggerisce che vieni dalla Svizzera che è un paese civile ... l'ho frequentata molto in passato e ricordo che, girando col cane, se faceva un bisogno, qualcuno si fermava a controllare se lo raccoglievo e se c'era ancora traccia per terra, mi faceva anche un bel cazziatone :cry: :cry: :cry: .... anche l'Italia è un paese civile :ecco: :ecco: :ecco:
     
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  9. wolalilu
     
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    CITAZIONE (Adriano. @ 17/12/2015, 10:22) 
    ......
    Sono in porto ??? tutti i porti sono dotati di servizi pubblici ... quando si ha un bisognino da fare, si scende dalla barca e si va in bagno.
    .........

    Tutto giusto Adriano, ma se ce l'hai in pizzo in pizzo almeno io non ci arrivo ai bagni del porto e allora nutro i pesci che poi vi mangiate :fumo: :felice: :ecco:
     
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    il VECCHIO e il MARE (Guargua)

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    CITAZIONE (wolalilu @ 17/12/2015, 18:52) 
    CITAZIONE (Adriano. @ 17/12/2015, 10:22) 
    ......
    Sono in porto ??? tutti i porti sono dotati di servizi pubblici ... quando si ha un bisognino da fare, si scende dalla barca e si va in bagno.
    .........

    Tutto giusto Adriano, ma se ce l'hai in pizzo in pizzo almeno io non ci arrivo ai bagni del porto e allora nutro i pesci che poi vi mangiate :fumo: :felice: :ecco:

    Visto che hai ANCHE questo problemino, Wolfango, perchè non ti decidi ad usare il pannolone...??? :ecco: :ecco: :dita: :dita: :dita:
     
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  11. Karlschweiz
     
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    Parte del post cancellata dal moderatore
    Nota del moderatore:
    Karl non credo che il post di Adriano fosse un attacco personale, quindi non ho ritenuto opportuno il tuo intervento "piccato" in risposta. Non me ne volere ma devo essere super partes
    :ok:

    Se vogliamo tornare all'obbligatorietà del serbatoio acque nere, torno a ripetere che a mio parere non trovo che vi siano ancora le condizioni per poterli utilizzare per i motivi già esposti e quindi gli unici che godranno di questa normativa saranno i cantieri navali, facendo spendere di più l'acquirente per questo optional.
    Inoltre almeno nei mesi invernali, la maggior parte dei diportisti per non dire quasi la totalità (almeno nel nord Italia) non leva mai nemmeno gli ormeggi e utilizza la barca solo come casa nei w.e. lunghi o corti che siano, e sono certo che, salvo pochissime persone, in particolare qualche velista nato, nessuno partirebbe per recarsi a tre miglia dalla costa a scaricare una volta ogni tre giorni pena l'asfissia, o prima di lasciare la barca per tornare a casa, asfissia anche qui al ritorno se non si provvede prima a fare questa operazione. I porti non sono ancora attrezzati, molti porti sono tecnicamente falliti e stanno fallendo, dubito che si organizzino impianti di recupero acque nere per far fronte alle numerose esigenze.
    Tra l'altro occorre precisare di cosa stiamo parlando; certo se l'imbarcazione è un Sanlorenzo da 24 metri con lavatrici, lavastoviglie, 4 bagni, ecc. è chiaro che questi yacht non possono fare a meno di utilizzare un grande serbatoio acque nere e poi scaricare, ma solo ed esclusivamente in impianti attrezzati e funzionanti, quei pochi che esistono, perlomeno questi super yacht hanno i serbatoi molto capienti e possono quindi organizzarsi al meglio e per tempo per questa esigenza.

    In ogni caso, mi piacerebbe sentire opinioni se qualche diportista, all'interno del suo ormeggio in porto, ha avuto mai qualche problema di "schifezze galleggianti" odori o altro, provenienti da qualche vicino che non utilizza il serbatoio acque nere (e che non si reca nemmeno nel bagno del porto per le cose più importanti). Io non ho mai sentito alcun argomento di lamentela in merito; certo nessuno lo farebbe mai se lo scarico è sopra la linea di galleggiamento.

    Poi vorrei anche sapere se qualche diportista ha invece avuto qualche problema, quando è in rada, di immense macchie, direi dei laghi veri e propri in mezzo alla rada, di qualcuno che ha vuotato i serbatoi evidentemente non rispettando il limite di scarico delle 3 miglia dalla costa. In questo caso posso tranquillamente già evidenziare dei casi io stesso, in quanto, molte volte, facendo il bagno sottocosta, è arrivato un lago intero di schifezza varia dove facevamo il bagno, e siamo dovuti uscire immediatamente dall'acqua, oppure non ci siamo nemmeno tuffati, avendo rilevato prima tale vergogna.

    Per tornare invece alle realtà interne al porto, a mio avviso gli inquinamenti sono ben altri, e tutti invece si lamentano di questi: quindi olio, benzina, gasolio, olio trim, detersivi ecc., non la m. di qualcuno, che nemmeno si nota, che ha mangiato pesante e che nella notte non ha più voglia di andare ai bagni del porto.
    Certo fa schifo lo stesso, ed è da condannare, pero' le vergogne sono ben altre.

    Edited by wolalilu - 17/12/2015, 19:33
     
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    noi abbiamo il serbatoio acque nere e lo utilizziamo in qualsiasi situazione....sempre e comunque!!
    Ma lo svuotiamo almeno tutti i giorni, almeno che una rada ci costringa a non muoverci per 3gg.....
    idem per il porto, difficilmente scarichiamo in porto, proprio quando il serbatoio tracolla e non ne possiamo fare a meno.....

    ovviamente per privacy, lo svuotiamo la notte :ecco:, ma sono casi rarissimi

    a me piace fare i bisogni e la doccia in barca, mi fa abbastanza schifo andare nei bagni pubblici, visto che nei mesi dove utilizziamo la barca sono i piu' affollati..... :cry:

    la cacca non credo che inquini assolutamente, anzi... :ride1:

    sicuramente cio' che inquina di piu',sono i carburanti che si perdono nel mare porto o rade che siano...i saponi.....gli oli e altre porcherie varie........

    almeno questo e' il mio pensiero.... :ok:
     
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    Mr. ACCROCCHIO

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    CITAZIONE (Karlschweiz @ 17/12/2015, 19:03) 
    Parte del post cancellata dal moderatore
    Nota del moderatore:
    Karl non credo che il post di Adriano fosse un attacco personale, quindi non ho ritenuto opportuno il tuo intervento "piccato" in risposta. Non me ne volere ma devo essere super partes
    :ok:

    Se vogliamo tornare all'obbligatorietà del serbatoio acque nere, torno a ripetere che a mio parere non trovo che vi siano ancora le condizioni per poterli utilizzare per i motivi già esposti e quindi gli unici che godranno di questa normativa saranno i cantieri navali, facendo spendere di più l'acquirente per questo optional.
    Inoltre almeno nei mesi invernali, la maggior parte dei diportisti per non dire quasi la totalità (almeno nel nord Italia) non leva mai nemmeno gli ormeggi e utilizza la barca solo come casa nei w.e. lunghi o corti che siano, e sono certo che, salvo pochissime persone, in particolare qualche velista nato, nessuno partirebbe per recarsi a tre miglia dalla costa a scaricare una volta ogni tre giorni pena l'asfissia, o prima di lasciare la barca per tornare a casa, asfissia anche qui al ritorno se non si provvede prima a fare questa operazione. I porti non sono ancora attrezzati, molti porti sono tecnicamente falliti e stanno fallendo, dubito che si organizzino impianti di recupero acque nere per far fronte alle numerose esigenze.
    Tra l'altro occorre precisare di cosa stiamo parlando; certo se l'imbarcazione è un Sanlorenzo da 24 metri con lavatrici, lavastoviglie, 4 bagni, ecc. è chiaro che questi yacht non possono fare a meno di utilizzare un grande serbatoio acque nere e poi scaricare, ma solo ed esclusivamente in impianti attrezzati e funzionanti, quei pochi che esistono, perlomeno questi super yacht hanno i serbatoi molto capienti e possono quindi organizzarsi al meglio e per tempo per questa esigenza.

    In ogni caso, mi piacerebbe sentire opinioni se qualche diportista, all'interno del suo ormeggio in porto, ha avuto mai qualche problema di "schifezze galleggianti" odori o altro, provenienti da qualche vicino che non utilizza il serbatoio acque nere (e che non si reca nemmeno nel bagno del porto per le cose più importanti). Io non ho mai sentito alcun argomento di lamentela in merito; certo nessuno lo farebbe mai se lo scarico è sopra la linea di galleggiamento.

    Poi vorrei anche sapere se qualche diportista ha invece avuto qualche problema, quando è in rada, di immense macchie, direi dei laghi veri e propri in mezzo alla rada, di qualcuno che ha vuotato i serbatoi evidentemente non rispettando il limite di scarico delle 3 miglia dalla costa. In questo caso posso tranquillamente già evidenziare dei casi io stesso, in quanto, molte volte, facendo il bagno sottocosta, è arrivato un lago intero di schifezza varia dove facevamo il bagno, e siamo dovuti uscire immediatamente dall'acqua, oppure non ci siamo nemmeno tuffati, avendo rilevato prima tale vergogna.

    Per tornare invece alle realtà interne al porto, a mio avviso gli inquinamenti sono ben altri, e tutti invece si lamentano di questi: quindi olio, benzina, gasolio, olio trim, detersivi ecc., non la m. di qualcuno, che nemmeno si nota, che ha mangiato pesante e che nella notte non ha più voglia di andare ai bagni del porto.
    Certo fa schifo lo stesso, ed è da condannare, pero' le vergogne sono ben altre.

    Riporto la parte che Wolalilu, nella sua funzione di moderatore e per il sereno andamento del forum, ha ritenuto opportuno censurare.
    Nella mia posizione di amministratore, una volta tanto ne approfitto anche per rendere comprensibile a chi legge il motivo della censura.

    "guarda, io eviterei di fare questioni personali, o intervenire in modo così diretto, perché non è elegante e non è opportuno. Poi leggendo la Tua risposta sembra quasi che Tu sappia dove io faccia la cacca, quindi in rada dove io stesso e gli altri diportisti facciamo poi il bagno, oppure che non utilizzi i bagni del porto, quindi che io forse possa essere un maleducato, Ti invito a lasciar perdere."


    Karlschweiz, non ti conosco, non so dove tieni la barca e neppure in quali acque sei solito navigare; non so se sei alto e magro e con tanti capelli oppure basso e grasso e calvo. Detto questo è ovvio e più che evidente che non è una questione personale ... ma è altrettanto evidente che tu, in assoluta autonomia, ti sia sentito pungere sul vivo. Intervento diretto?? Certamente si ... in risposta ad un tuo intervento altrettanto diretto riguardante l'utilizzo del serbatoio delle acque nere. Sapere dove fai la cacca??? Magari! Eviterei accuratamente di ancorarmi vicino a te.
    Opportunità ed eleganza??? allora parliamo del tuo vanto che riporto testualmente: "La soluzione che propongo, pur avendo sempre avuto il serbatoio acque nere ma mai utilizzato (e me ne vanto), e' di continuare a lasciare aperta la valvola, e far contente le occhiate" ... penso che si commenti da solo.

    Tornando al tuo intervento, nella parte non censurata, mi viene da chiedermi (e anche da chiedere a tutti i forumisti) che porti frequenti; porti falliti o su quella via ... non mi risulta che le autorità abbiano messo i sigilli ai servizi igienici, pur scalcinati e fatiscenti che possano essere. Non sono ancora attrezzati ad aspirare il contenuto del serbatoio delle acque nere ??? beh, allora è molto più semplice, pur avendo il serbatoio delle acque nere, scaricare direttamente in porto tanto (e questa, sempre secondo me, è una enorme ipocrisia) avendo lo scarico sotto la linea di galleggiamento, nessuno se ne accorge (occhio non vede, cuore non duole) mentre chi, come me, ha lo scarico sopra la linea di galleggiamento, ha degli scrupoli perché verrebbe beccato immediatamente ... praticamente una cloaca a cielo aperto.
    Concludo dicendo che si spendono fior di quattrini per migliorare e rendere efficiente la propria imbarcazione ma, spendere qualche centinaio di Euro per installare un serbatoio delle acque nere (per chi non lo ha già), questo no, è ritenuta una spesa inaffrontabile ... ma ancora più inaffrontabile è usarlo in modo appropriato (so di persone che lo utilizzano come 2° serbatoio dell'acqua dolce). Oggi, tutte le barche recenti hanno di serie questa dotazione e non stò parlando di megayacht ... anche la mia modesta ed economica Saver (il nome è già un programma) la fornisce di serie. La discussione, poi, è sull'obbligatorietà per le nuove imbarcazioni (e, secondo me, la questione non sussiste) di dotarsi di un sistema di raccolta delle acque nere ... atteniamoci a questo; l'inquinamento è tutt'altro spinoso problema.
    Karlschweiz, io non ti invito a lasciare perdere, anzi, ti invito (sempre che tu sia ancora dei nostri ... ma mi risulta il contrario) ad una sana e costruttiva discussione nella quale ognuno è libero, nei limiti della buona educazione, di esprimere le proprie convinzioni.
     
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  14. Rabkisir
     
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    Calmati gli animi? distese le sopracciglia?
    Questo, a mio avviso, è il classico caso in cui scrivere su un forum può generare incomprensioni ed attriti che invece, se si fosse stati lì di persona amabilmente a chiacchierare uno di fronte all'altro, non avrebbero neanche sfiorato la sensibilità di nessuno dei due.
    Mi do un consiglio da solo: se dovesse capitare che mi sento "preso per il verso sbagliato" dall'intervento di un altro forumendolo, forumista, forumentatore, forumante, forumiere (come cappero si dice?) mi riprometto di cercare un contatto diretto come prima cosa (vogliamo mettere un numero di telefono sul profilo, nelle note, sottoforma di parole e non numeri per evitare fishing, come: tre quattro otto tre uno sei sei quattro quattro quattro?), lo chiamo, gli chiedo se ho capito bene quello che ho letto o se ho equivocato qualcosa e cerco in amicizia di "smontare" il possibile incidente.
    Perdonate l'intromissione: è solo dovuta al fatto che mi state tutti mooolto simpatici per il solo essenziale dettaglio di avere la mia stessa passione, e soffro al pensiero che un luogo virtuale di incontro veda anche solo incrinata la sua serenità nella testa di un amico (con tutti i guai seri e cazzuti con cui ciascuno di noi si confronta ogni santo giorno).
    Pace?
    Pace! (Che bello quando eravamo ragazzini e starnazzavamo in cortile, e qualsiasi inizio di conflitto poteva risolversi in due secondi, con uno sguardo ed un sorriso nel momento giusto: riconoscetemi che internet lo rende molto più difficile, oggi).

    Venendo alla cassa acque nere: è ineluttabile, si va verso quella direzione e sarebbe antistorico opporsi a questa evoluzione.
    Del resto, ciò che ci appare così antipratico, scomodo, limitante, condizionante è già prassi acquisita da parecchi anni in altre parti del mondo, per di più con tassi di affezione al diporto nautico molto maggiori del nostro (in particolare in ampie regioni acquee degli USA e Canada, su molti laghi in centro e nord Europa, ecc...). Il bersaglio cui si punta è che una barca, se attraversa un determinato specchio acqueo, lo lascia esattamente come lo ha trovato: nessuno scarico di nessun genere, né acque di sentina, né rifiuti organici, né residui di combustione, né altro. In futuro arriveremo anche a valutare (e limitare) la cessione di energia sottoforma di calore disperso in acqua: l'entropia dell'universo aumenta (e non possiamo farci nulla) ma almeno cerchiamo di controllare ciò che è puro spreco, specie in ambienti limitati.
    Per ora questo pone problemi in parte difficilmente risolvibili, ma piano piano ci stiamo arrivando: le tenute meccaniche degli assi hanno reso le sentine delle barche virtualmente perfettamente asciutte e polverose, se si vuole; le casse di contenimento degli scarichi ci consentono di decidere quando e dove scaricare.
    Certo che non è un passo che si fa da un giorno all'altro, e che prima di arrivare ad offrire un servizio di raccolta e smaltimento acque reflue anche al posto di ormeggio di ciascuno, ci vuole organizzazione ed investimenti, ma non è così difficile: se i raccordi sono standardizzati, se le casse sono progettate e costruite per assicurare un'autonomia minima standardizzata e tutti sono soliti usare questi sistemi, vedo già la piccola bettolina che due volte al giorno fa il giro dei corridoi di posti barca del marina, e dove vede il segnalino convenuto (bandierina apposita alzata a prua) si ferma, collega il tubo del succhione, aspira, segna il posto barca/nome della barca sull'iPad che ha in dotazione e poi prosegue. Nel contratto del marina è già previsto un totale di xx svuotamenti prepagati, e la possibilità di aumentare a pagamento questo numero, se uno sta molto fermo al suo posto, non vuole andare nei bagni a terra, non vuole fermarsi a scaricare al distributore quando rientra, ecc...
    Piano piano entrerà nelle attese del cliente, che compra una nuova barca, valutare il sistema di raccolta ed accumulo acque grigie e nere se è ben fatto e pratico, così come oggi si valuta anche la praticità della cucina, il numero e la dimensione degli armadi, l'aria condizionata, e non solo la velocità, o il consumo, o la linea o la dimensione della plancetta a poppa.
    Qualche anno fa (neanche molti, se ci pensate) nessuno faceva caso se al tavolo del bar dopo il caffè ci si accendeva la ovvia sigaretta (buonissima, dopo la crema di moka): oggi se il tavolo è al chiuso, è un'abitudine scomparsa.
    Oppure, pensate alle cinture di sicurezza in auto, o alla raccolta differenziata ...
    Così avverrà per gli scarichi di acque reflue dalle barche: primo passo sarà la progettazione e realizzazione sulle nuove unità.
    Poi arriverà l'obbligo di refitting sulle barche precedenti e non già equipaggiate.
    Poi pian piano crescerà la sensibilità della gente ed il naturale sentirsi "in difetto e colpevoli" se si trasgredisce e si scarica dove non si dovrebbe, ed allora sarà cosa fatta.
    Vi racconto una cosa di cui ancora mi vergogno: dovete sapere che quando navigavo (anni '70 ed '80 dello scorso secolo: mammamia come sono vecchio!) era prassi comune che, al termine degli orari di mensa gli addetti alle cucine raccogliessero tutto ciò che era diventata "rumenta" (scarti di cucina, avanzi, carta, imballi, bottiglie di plastica o vetro, tovagliolini, cicche di sigarette, stracci non più usabili, ecc...), facessero dei bei sacconi di plasticaccia nera, ed andassero a poppa a buttare il tutto a mare, attraverso dei trogoli/scivoli apposta montati sulla battagliola.
    Così le navi andavano in giro lasciandosi dietro una scia di fetenti scarti di ogni genere. Tanto poi spariva tutto.
    Oggi, la sola idea di una prassi del genere lascia inorridito chiunque naviga professionalmente (e con un minimo di civiltà; poi esistono ed esisteranno sempre i delinquenti, ma la prassi comune, il "sentire" comune è ormai cambiato).

    LG
     
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  15. colmar
     
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    Santo Rabkisir ... subito!

    ... per le parole di saggezza in merito al contenuto della discussione e per la capacità di mediazione ...

    ... io, inoltre, conosco di persona entrambi i contendenti e per la proprietà transitiva della conoscenza (... quella che se io conosco te, tu conosci me ...) voi pensereste un giorno di litigare sul forum per qualcosa che ho scritto e che vi ha offeso? ... mi sembra molto difficile, ma io vi assicuro che se vi conosceste, vi dareste una pacca sulla spalla ... beh, poi fate come volete, del resto siete maggiorenni (visto che vi conosco? ... :ok: )
     
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14 replies since 16/12/2015, 15:05   3189 views
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